Un'opportunità per gli enti
Interoperabilità permette al personale amministrativo e tecnico degli enti di trovare la documentazione standard che li agevolerà in tutte le fasi del processo di integrazione con i servizi di altri aderenti. Dando la possibilità all’ente di accedere subito alle informazioni di cui ha bisogno.
Come funziona?
01
L’aderente richiede l’accesso a un servizio del catalogo
L’aderente cerca il servizio di cui ha bisogno sul catalogo. Poi, verifica di avere i requisiti minimi di accesso necessari e invia una richiesta di fruizione.
02
L’erogatore approva la richiesta di fruizione
L’erogatore riceve la richiesta del fruitore e verifica i requisiti di accesso. Infine, abilita l’ente alla fruizione.
03
Il fruitore indica perché accede alle informazioni
Il fruitore dichiara per quale motivo intende accedere alle informazioni e la ragione per cui ne ha diritto.
04
Il fruitore accede alle informazioni
Il fruitore implementa un meccanismo di accesso sicuro. Poi, accede al servizio dell’erogatore e ottiene le informazioni di cui ha bisogno.
Gli obiettivi del progetto
Attuare il principio del “once only”
Le PA non dovranno più chiedere ai cittadini le informazioni che altri enti conoscono già: con l’utilizzo di Interoperabilità potranno, con l’autorizzazione della persona interessata, condividerle tra loro in modo agevole
Garantire la sicurezza delle informazioni
Interoperabilità garantisce l’autenticazione di entrambe le parti in causa: erogatore e fruitore, stabilendo tra i due un canale sicuro per la trasmissione delle informazioni
Fornire un catalogo unico di servizi
Interoperabilità presenta un catalogo unico, nel quale gli Erogatori (es. PA) pubblicano i loro E-Service e i fruitori si iscrivono per utilizzarli
Facilitare il riutilizzo delle istruttorie
Interoperabilità semplifica i processi di istruttoria e verifica per l’accesso alle informazioni, riducendo oneri e procedure amministrative
Cosa dice la legge?
Le indicazioni del Codice dell’Amministrazione Digitale e del DL. n. 135/2018
La realizzazione
L’articolo 50-ter del CAD disciplina lo sviluppo e la realizzazione di Interoperabilità, finalizzata alla “condivisione dei dati tra i soggetti che hanno diritto ad accedervi [...] e la semplificazione degli adempimenti amministrativi dei cittadini e delle imprese”.
Un canale sicuro
Interoperabilità crea un canale sicuro tra erogatori e fruitori dei servizi “mediante l’accreditamento, l’identificazione e la gestione dei livelli di autorizzazione dei soggetti abilitati ad operare sulla stessa, nonché la raccolta e conservazione delle informazioni relative agli accessi e alle transazioni effettuate suo tramite” (art. 50-ter, comma 2, CAD).
Una sola piattaforma
La norma prevede che gli erogatori “sono tenuti ad accreditarsi alla piattaforma, a sviluppare le interfacce e rendere disponibili le proprie basi dati senza nuovi o maggiori onere per la finanza pubblica”. Interoperabilità rappresenta la principale piattaforma per la condivisione di informazioni da parte degli erogatori (es. PA).
PagoPA e AgID
La Presidenza del Consiglio si avvale di PagoPA per la progettazione, lo sviluppo, la gestione e l’implementazione di Interoperabilità (art. 8, comma 3, del D.L. n. 135/2018). Le linee guida di Interoperabilità sono redatte da AgID, con parere positivo del Garante, e pubblicate nel dicembre 2021.
Da dove si inizia?
Inserisci i dati richiesti, invia il documento di adesione firmato dal Legale Rappresentante e inizia subito a usare Interoperabilità
Aderire